Joy è una seduta – scultura in poliuretano espanso eco-friendly con struttura in cartone alveolare.
Questo particolare poliuretano è composto principalmente da poliolio, che riduce l’uso del petrolio nei processi di produzione del poliuretano, ha origine biologica ed è derivato dall’acido azelaico, presente negli oli naturali, tra cui l’olio d’oliva e la soia.
Joy è una bizzarra seduta senza schienale, pensata come un modulo da quattro.
Uniti insieme, questi moduli, formano un’unica seduta circolare che permette agli individui che la utilizzano di sostenersi a vicenda appoggiandosi l’uno sulle spalle dell’altro.
L’idea che sta dietro Joy si avvicina al concetto di scultura-installazione più di quanto il suo design voglia ammettere. Il paradosso che racconta questa seduta è proprio la “scomodità” di utilizzarla da sola. Soltanto con l’aiuto di qualcun altro che ci “presta le sue spalle” è possibile far svolgere a questo oggetto la sua funzione.
Un’opera che ci racconta di valori che possono essere identificati con queste parole:
condivisione – collaborazione – fiducia – rispetto – alleanza.
E’ un appello simbolico e iconografico a fermarsi, sedersi (insieme) e riflettere su quanto spesso questi valori ci sembrano banali e scontati, e di quanto questi siano importanti per una società più sana – più equilibrata – più umana.
Joy è stata presentata al Salon Primo Brera-Bicocca nel 2015 ed è stata premiata dalla giuria popolare con il premio “Salon Primo Award” assegnato dall’associazione culturale Big Size Art e dall’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2016.
Comments are closed